24 febbraio 2009

GRANDI MARGINI DI MIGLIORAMENTO

La vecchia parola d' ordine era : sovvertire l' ordine
La nuova parola d' ordine è : sovvertire il disordine
Ma di che cosa stiamo parlando ?
Dell' educazione. Io sono maleducato.
Voi anche, tu pure, altri forse. Lui vedremo :
può fare di più, ha grandi margini di miglioramento.
I coglioni non me li avete rotti letteralmente
me li avete massacrati praticamente
ma verrete in paradiso con me
le porte sono aperte per tutti voi, amici e nemici
compagni e compagnetti, fratelli e fratellastri
ricchioni e ricchionazzi, ordinati e disordinati.
Sovversivi e Apprensivi.
Io non sono mai stato comunista
o meglio fingevo di essere comunista
e fingevo male perchè non avevo manco capito
il significato dell' educazione, dell' ordine comunista
dei margini di miglioramento, della scuola e dell' oratorio.
ordinati, disordinati, sovversivi, apprensivi e neomilitanti.
La vecchia parola d' ordine era già preistorica
la nuova parola d' ordine è già vecchia.
Hai portato i dadi ? da 1 a 12
sono sei le facce moltiplicate per gli ordini
viene sempre fuori l'educazione del maleducato
poco sovversivo, per niente apprensivo.
Arrendermi ? E chi cazzo ha dichiarato guerra ?
Io non sono mai stato comunista
e non sapevo manco fingere di esserlo.
la falce ? il martello ?
il capitale ? il proletariato ?
Ma che cazzo ne so !
ho letto poco, troppo poco
e non ha la forza per dire
andate a farvi fottere
tanto non so vincere con i dadi.
pino amaddeo

18 febbraio 2009

TRENTASEIMILA AGHI NEL PAGLIAIO


Smarrire volutamente gli aghi nel pagliaio è un vecchio gioco
vecchio è il mio cercare i tuoi occhi colmi di trasparenza
prendere la tua mano o sfiorarla volutamente,
no , no amare, ho fatto solo per caso famiglia
rispetto i comandamenti, bestemmio e non vado mai in chiesa
mi mettono spesso in castigo a scuola
o dentro il discorso della Rivoluzione
e nella pausa pranzo dimentico aghi e pagliaio.
Cerco il tuo non cercare un cazzo di niente
mi impegno ad essere liberale, liberato, libero
posso fare lo spaccone con te e con chi mi pare
anche nella valle del peccato ci sono solo posti a sedere
Ma che fai lo prendi un caffè ? Ho voglia di baciarti
ho fatto famiglia per caso e rispetto i comandamenti
anche quando uccido delle verità mi pento
c'è posto per me, c'è posto per me in paradiso
e dell' inferno disconosco gli attori ma non il regista.
Ma che fai, vuoi venire al cinema con me ?
Nel senso di avere orgasmi dentro la sala
masturbarsi con la Rivoluzione
lanciare trentaseimila aghi in un enorme pagliaio
grande quando la cupola di San Pietro
sterili e sterilizzati quanto le parole mascherate.
Poi vi chiederò che cazzo intendete dire
quando affermate con convizione :
zone neutre, di parte, qua e là
negli spazi ideologicizzati del purgatorio
nell' affermazione di un idea che nasce.
Ma come cazzo fa a nascere un' idea ?
La pausa pranzo è finita, tornate in trincea
il pagliaio non prende mai fuoco
e i posti a sedere hanno inquinato tutta la valle.


pino amaddeo

17 febbraio 2009

AL CSOA CARTELLA LA FIERA DELLA DECRESCITA "naturale, autoproduzioni e dintorni..." IL 22 FEBBRAIO


16 febbraio 2009

Il 20 Febbraio al Museo Nazionale della Magna Grecia presentazione del fumetto "Lo sbronzo di Riace"


Può un tema come quello della privatizzazione dell'acqua diventare argomento per bambini? Niente di più facile e di più divertente, quasi come sfogliare "Lo sbronzo di Riace", il racconto illustrato che sarà presentato il 20 febbraio, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.
Il fumetto, nato dall'incontro e dalla collaborazione di diverse realtà reggine, è tratto da un soggetto del
c.s.o.a. "Angelina Cartella", sceneggiato e disegnato dall'Accademia del fumetto "ReggioComix", edito dal progetto autogestito "Autoproduzioni Appese".
Trentadue tavole per raccontare le peripezie del più giovane dei mitici Bronzi di Riace, ormai perennemente ubriaco perché costretto a bere soltanto vino, arrivato a costare meno dell'acqua, e dei suoi incontri con svariati personaggi, reali e immaginari, surreali e così veri: come PierPesce, a cui sono cresciute pinne spropositate a causa dei rifiuti tossici sversati nelle montagne e nei mari calabresi, o come Sgocc, una goccia d'acqua impegnata a salvare le sue sorelle dalla prigionia e dalla privatizzazione.
E ad ogni vignetta due personaggi, dai visi familiari e dal parlato tipicamente transalpino, sempre pronti a tassare i malcapitati protagonisti per ogni minima goccia d'acqua utilizzata, anche semplicemente sfiorata, a simboleggiare le grandi multinazionali che si impossessano delle nostre risorse.
Una storia ambientata a Reggio Calabria ma che interessa tantissime città italiane, coinvolte ormai nella follia della privatizzazione di un bene vitale come l'acqua. Una storia per sorridere ma anche per riflettere su questioni importanti. Un graphic novel per bambini da lasciare in vista perché lo leggano anche gli adulti.


LO SBRONZO DI RIACE è pubblicato sotto

Tratto da un soggetto del c.s.o.a. "Angelina Cartella"

Il coordinatore del progetto per ReggioComix è Antonio FEDERICO

La sceneggiatura è di Domenico LODDO

Le matite sono di Emilio AMADDEO

Le chine sono di Giusy MORABITO

L'illustrazione di copertina
ed il progetto grafico sono di MELTEDMAN

Hanno collaborato Paolo SURACE, Giulia BIANCO
e Giovanni BIANCO

13 febbraio 2009

MILLE FOTOGRAFIE

Mio padre m'insegnò di non abusare dell' affetto
Mia madre m' insegno l' affetto quasi terapeutico
nella strada cresce erbaccia, cruda e poco verde
mi riavvicino da te perchè mi conviene distrarmi
e voglio aprire una bella scuola di vigliaccheria
un grande plesso di vigliaccheria post romantica.
Mio padre ha messo il seme, mia madre è un albero
io dovrei essere il fiore o potrei dire che è autunno
o che i petali si son persi per un m' ama o non m' ama
e mille fotografie lontane e impantanate nella memoria.
Vi voglio molto bene ma adesso devo uscire il cane.
pino amaddeo

12 febbraio 2009

a grande richiesta ritorna : ARTURO TROTTOLA VERSACE


Mi chiamo Arturo Trottola Versace
e sono nato in un giorno di forte vento
ho visto la luce e mai più mia madre,
sono il figliastro di un trafficante d'armi
ho fratelli dappertutto, anche nel Laos.
Il Laos confina anche con la Cambogia
il Laos è uno stato socialista,
esistono davvero gli stati socialisti
mio padre è un trafficante d'armi.
Nel Laos vivono poco più
di venti persone per chilometro quadrato
il Laos ha una bandiera rossa e blu
e al centro un cerchio bianco
che sembra un foro
un foro provocato dallo sparo
di un cannone americano.
Non ho mai visto un fucile da vicino,
mio padre è molto riservato
non ho mai visto mia madre da vicino,
l' ho soltanto sognata.
Mi chiamo Arturo Trottola Versace
e mi chiamano Mario
nessuno mi ha mai saputo spiegare
perchè mi chiamano Mario
mio padre è un trafficante d'armi
e mia madre si è sacrificata per me.
Ho fratelli dappertutto anche in Calabria,
la Calabria confina con la Basilicata
con il mare e con il cielo.
Due materie, la tesi e poi sono avvocato,
mio padre è trafficante d'armi ed ha voluto così
mia madre vola nei cieli inquinati
inquinati dalle bombe che vende mio padre.
Mi chiamo Arturo Trottola Versace,
mi chiamano Mario e non saprò mai perchè
sono il figlio di un trafficante d'armi
sono nato in un giorno di forte vento,
ho tanti fratelli nel vento,
il vento non ha confini.


pino amaddeo

05 febbraio 2009

Pensavo fosse amore invece era un calesse


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