16 giugno 2009

Nel caso in cui dovessi trovare il coraggio di raggiungere la vecchiaia
avrò un milione di sconfitte da raccontare ai miei nipoti o ai miei amici.
E per chi sceglie di confondere le sconfitte con i sogni impraticabili
ho depositato tra le bottiglie vuote, poche parole, davvero poche.
Certamente e quasi indiscutibilmente, chiedo scusa. Inizialmente.
Si è spento un silenzio o forse si è accesa una banale motivazione.
Le mie gambe corrono, le mie idee guardano e tu sorridi per niente.
Nel caso in cui dovessi trovare il coraggio di raccontare altri sogni
preferirò bottiglie ancora piene, parole misurate, scala 1 a 10000.
Sono irrequieto, indiscutibilmente, non voglio scuse. Inizialmente.
La motivazione delle banalità non assomiglia per niente al silenzio.
Le mie gambe corrono, le mie idee muoiono e tu piangi per niente.
Nel caso in cui dovessi essere un mortale, sceglierò la strada.
Delle sconfitte discuteremo finchè il giorno ci accarezzerà il viso
e ci divertiremo a confonderle con i sogni, quelli praticabili.
Con la vanga in mano, il sacrificio delle vittorie sbagliate
e la penna. Bandiere che avranno paura di avvolgere il mio feretro.
Tremerai davanti alla mie sconfitte, perchè non sei mio fratello.
Perchè non sei mio fratello. Perchè non sei mio fratello.


pino amaddeo

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