16 ottobre 2008

MISERIA E DIFFERENZA

Quando nella miseria di una differenza
si sgretola la paura e si slacciano le scarpe
accendo la parola, brucio l' ultimo rimorso
condivido poco e riesco a volare
nel cielo, con gli asini.
Ma chi mi ha detto come ti chiami ?
Non ti ho chiesto come ti chiami !
Quando la differenza è una miseria
si incarna la paura
guardo le mie scarpe
e vedo che sono a strappo
accendo parole, cerco rimorsi
e mi ricordo degli asini che
tengo nel corridoio tra libri antichi e penne di gallina.
Dell'altro sogno, quello che facevo da bambino,
mi manca l'ultimo episodio
certo questa è un altra storia
ma vive nella miseria della differenza
senza lacci e senza rimorsi
nel cielo colorato e tra asini senza ali.
Quando miseramente nelle differenze
si alimentano paure, si bruciano parole,
si accendono rimorsi, si condivide tutto ciò che è niente
senza cielo, senza asini
a prescindere se sono alati o meno
a quel punto, in quell'esattissimo istante
la paura non vince e non perde
la paura non ti è nemmeno avversa
la prendi per mano e prendete il caffè
ragionate insieme, dormite insieme.
L' altro sogno, quello che facevo senza ali
l' ho liberato nell'orto del mio vicino
che riflette tanto e pensa poco
sogna asini che faticano
galline che non pisciano mai
e forse per questo parla poco.
Quando la miseria si fonde con la differenza
la paura ha paura,
vuole il caffè amaro
tu riposi e lei non ti riconosce più.
Diglielo anche a tua sorella.
pino amaddeo

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