10 novembre 2008

IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO ?

Quando mi son rotto il cazzo di contare i peli del culo a padroni e padroncini, non ero ancora vecchio ma quasi. Dormivo dentro i sogni, correvo nella fretta e attendevo sereno altre sconfitte. Nel cortile del paradiso andavo raramente, accompagnavo angeli e demoni, sorrisi e qualche pianto, squallide gioie e dolori in quantità industriale, cinque caffè e qualche birra. Nelle notti lontane dai sogni scopavo con tua madre e lei era capace pure di amarmi, nell' illusione gigantesca di raggiungere il Prossimo. Abita qui la vita, tu lo sai che la vita abita qui, angeli e demoni si grattano il culo ma la vita abita qui e spesso attiva sconti e promozioni, buone per tutti, anche per chi si nasconde nella pasqua o nella natività. Non sono ateo, prego ogni giorno fuori dalla messa, nella piazza della chiesa, dietro le foglie cerco il presente, trovo il passato, scappa il futuro. Quando mi son rotto il cazzo di padroni e padroncini ero vecchio e delle sconfitte disconoscevo l' esistenza. Oggi mi addormento nel cortile del paradiso. Mi addormento tra angeli indemoniati e diavoli che si masturbano, sorrisi e pianti, gioie e dolori, caffè e birre, madri e figli. Il Prossimo sei anche tu, non devi nasconderti.
pino amaddeo

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