09 novembre 2010

LA DANZA DEGLI SCONFITTI

Racconto il silenzio agli sconfitti, quasi sempre dopo aver bevuto
mi ascoltano sereni, nessuna domanda e nessun rimpianto.
Sono un disgraziato, una vittima di queste miserie che ci circondano
e muore ogni sera dentro i miei occhi spenti tutta la gioia negata.
Ancora nel buio seguo le ombre di questo bene che finge di far bene
e mi addormento e vomito sogni senza colori e bruciano le disgrazie.
Mi raccontano il silenzio e senz’altro dopo aver bevuto, gli sconfitti
e muore ogni sera dentro i loro occhi spenti tutta la gioia negata.
Ancora nel buio seguiamo le ombre di questo bene che finge di far bene
e ci addormentiamo e vomitiamo sogni senza colori e bruciano le disgrazie.
Non saremo mai organizzati, mai un’organizzazione,
non si organizza il male.
C’è troppo bene autorizzato, troppo bene autoritario, troppo bene autorevole
troppa merda che per contenerla non sono più sufficienti gli oceani
troppi valori che non valgono un mio sorriso,
un tuo silenzio, una sua lacrima, un nostro sputo…
ancora nel buio, con gli occhi spenti, con la gioia negata
danziamo e ci raccontiamo silenzi, quasi sempre dopo aver bevuto
siamo sereni, senza domande, senza rimpianti,
senza la tentazione di far bene.


pino amaddeo

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