01 luglio 2010

COME UNA QUAGLIA

Se proprio dovete spararmi, fatelo adesso, fatelo subito
puntate i vostri luridissimi fucili sul mio cranio lucido
dai sparate grandissimi figli di puttana, sbrigatevi coglioni.
Non ho più nessun desiderio, neanche l'ultima sigaretta
sono il vostro bersaglio e come una quaglia aspetto.
Ma vedo che vi tremano le mani, vedo che avete paura
state semplicemente defecando dentro le mutande.
Siete come le sentinelle di un carcere minorile
i padroni delle nostre vite e del nostro futuro incerto
i giudici dell'aria fritta dentro un deserto di pensieri.
Sparate coglioni, premete quel grilletto, dio vi perdonerà.
Non sono per niente preoccuppato per la mia morte
quel che più mi preoccupa sono le vostre decisioni
le vostre sentenze, le vostre leggi e i vostri sbadigli.
Esistono davvero dei bellissimi cessi, accomodatevi !
Ma vedo che trema persino il buco del vostro culo
perchè siete come le guardie svizzere davanti al Vaticano
come i porci che ingrassano per natale. Coraggio...sparate !
Come una quaglia aspetto il mio destino
e mio nonno mi ha insegnato che non c'è niente
ancora più buio della mezzanotte

p.a.

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