24 agosto 2011

IO, MIO NONNO E LE CERTEZZE












Non stavo scappando dalle vergogne
ero quasi certo che ne avrei incontrate altre.
No, no… non sono puro
non vado nemmeno matto per le mozzarelle di bufala
mangio davvero poco ultimamente
e parlo anche meno di quando parlavo poco.
Annuso tutti quei discorsi del cazzo
e ci metto davvero poco a starmene seduto.
D’altronde non ho mai pensato di essere meglio di altri
non mi riconosco, ecco.
Mi basta davvero una bella spalla nuda
per farmi una grandissima sega.
Poi torno e sorrido come un gran coglione
ma non c’e un cazzo da ridere
sono solo più rilassato
ho tirato fuori una bellissima sborrata
sono un tipo emotivo.
Cavalcare l’incavalcabile non è un vecchio trucco
non è un vizio e nemmeno folklore.
Seminare l’inseminabile è più o meno come sopra
e che poi mi ritrovo sul culo
dei frutti esageratamente pieni di ignoranza.
No, non è che così non si va da nessuna parte
io voglio starmene qui seduto e ascoltare persino storie demenziali
ma con i discorsi del cazzo tiro fuori solo delle bellissime scorregge.
La verità non dovreste chiederla a me
io potrei soltanto riempirvi qualche bicchiere di vino
e poi iniziare a parlare un po’ di più
e sparare sulla filosofia e sulla psichiatria
o pregare un dio come si prega una puttana.
Ma ho preso delle decisioni serie per il futuro
non ti scialare troppo compagno/a
ho preso delle decisioni serie
per il mio futuro
e saranno decisioni a pugno chiuso
chiuso talmente forte
per conficcartelo dritto dritto in una mascella.
Non sto scappando dalle vergogne
sono quasi certo che ne incontrerò altre
e non so se peggiori delle precedenti
ma purtroppo è certo che ne incontrerò altre.
Mio nonno mi diceva sempre : sulu a morti è ‘na certezza.
Era bravo a briscola mio nonno ma sulle certezze era bravo a metà.

p.a.

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