10 agosto 2010

QUELLO CHE IMPORTA A ME

Del piccolo borghese che dice di sapere
non me ne frega un cazzo.
Dell'agiato che fa il contadino per passione
non me ne frega un cazzo.
Dei saluti stracolmi di merda e ipocrisia
non me ne frega un cazzo.
A me importa tanto di tua sorella,
delle galere, dei gelsomini, dei marciapiedi,
degli ingombri stradali, degli ingombri mentali
delle illusioni, dei Palazzi che bruciano
e delle Chiese che crollano.
Delle rivendicazioni proletarie
non me ne frega un cazzo.
Della tua prossima mossa
non me ne frega un cazzo.
Del prete che mi assolve
non me ne frega un cazzo.
Delle mie scarpe senza suole
non me ne frega un cazzo.
A me importa tanto continuare a camminare,
rispettare il mio cane, lavorare per vivere,
defecarvi addosso senza ripensamenti
bestemmiare per necessità e non solo.
Delle fabbriche occupate per ordine della FIOM
non me ne frega un cazzo.
Del fatto che non mi consideri un militante
non me ne frega un cazzo.
Delle sere senza vino
non me ne frega un cazzo.
Del compagno che mi assolve
non me ne frega un cazzo.
A me importa tanto dire quel che penso
ascoltare sorrisi, coltivare carezze,
disegnare parole.

arturo trottola versace

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